Benvenuto al mondo, Mauro

Per celebrare il benvenuto al mondo di Mauro non ho avuto molto preavviso ma l’empatia e l’affinità manifestatesi tra me e la mamma Giulia, una giovane e dolcissima ragazza, hanno fatto si che in pochissimo tempo riuscissi a scrivere e costruire una cerimonia davvero intima e partecipata. Diversi invitati hanno espresso il piacere di intervenire al rito simbolico dell’albero della vita.

Oltre al mio racconto di  base e l’accompagnamento musicale, ho creato una scaletta di interventi. Ogni ospite, subito dopo aver letto il suo messaggio, appendeva il proprio cartoncino su un bellissimo albero della vita fatto fare da Giulia appositamente per l’evento.

Abbiamo letto diverse frasi benauguranti, che richiamavano concetti che Giulia desiderava inserire nella cerimonia come: la fiducia in se stessi e negli altri, la bellezza, l’armonia, la forza e l’amore. E Mauro è stato lì, pacifico e rubicondo, ad ascoltare attento bisnonni e nonni, zii e cugini, genitori e mentori che si sono alternati con entusiasmo accanto a lui per augurargli un futuro sereno e colmo d’amore.

Alla fine l’opera era straripante di messaggi. Giulia li conserverà per quando Mauro sarà cresciuto e potrà leggerli da solo.

Nell’aria si percepiva un grande affetto per questo nuovo cittadino del mondo. Tutti gli ospiti non avevano occhi che per lui. Che la festa fosse riuscita, poi, l’ho letto negli occhi di Giulia, occhi scuri e profondi, e nella sua espressione sollevata per la riuscita di un evento che nessuno si aspettava così coinvolgente. Al momento, la cerimonia laico umanista di benvenuto al mondo sull’isola non è ancora molto conosciuta.

Ad oggi, però, so una cosa bellissima: che ho un altro “nipotino platonico” da aggiungere a una lista che sta via via aumentando e della quale sono gelosamente entusiasta!